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sabato 30 gennaio 2021

Recensione "Antica Madre" di Valerio Massimo Manfredi


 Buon sabato lettori!!

Bentornati al nostro appuntamento settimanale con i libri!

Oggi vi avverto.... sarà difficile... tanto difficile... perchè per la prima volta mi trovo a scrivere una recensione di un libro che non mi è piaciuto assolutamente!



Titolo
: Antica Madre

Autore: Valerio Massimo Manfredi

Genere: Narrativa storica

Editore: Mondadori

Pubblicazione: 2019

Pagine: 218

Prezzo di copertina: 13.00 €

Voto complessivo: 5,5


Trama: 

Numidia, 62 d.C. Una carovana avanza nella steppa, scortata da un drappello di soldati agli ordini del centurione Furio Voreno. Tra leoni, ghepardi, scimmie destinati a battersi nelle venationes, la preda più preziosa e temuta è una giovane, splendida donna con la pelle color dell’ebano, fiera e selvatica come un leopardo… e altrettanto letale. Voreno ne rimane all’istante affascinato, ma non è il solo: le voci che presto si diffondono sulla sua incredibile forza e sulla sua belluina agilità accendono il desiderio dell’imperatore Nerone. Per sottrarla a un triste destino, Voreno ottiene il permesso di portarla con sé come guida nella memorabile impresa che è sul punto di intraprendere: una spedizione ben oltre i limiti del mondo conosciuto, alla ricerca delle sorgenti del Nilo che finora nessuno ha mai trovato.
E sarà proprio nel corso di questa incredibile avventura, fra monti e vulcani, piante lussureggianti e animali mai visti, che Varea – cioè “solitaria”, come rivela di chiamarsi la donna – svelerà il proprio insospettabile segreto.

La mia recensione

Mi dispiace moltissimo... ma sarò sincera! Questo libro proprio non mi è piaciuto! L'ho comprato perchè era da tanto tempo che volevo leggere qualcosa di Manfredi, siccome non avevo mai letto nessun suo romanzo ed ero curiosa. Allora, mi sono lasciata attrarre dalla copertina meravigliosa, dal titolo e dalla trama che preannunciavano la predominanza di un personaggio femminile forte.... ma, forse, avrò sbagliato scelta!

Siccome la mia filosofia di vita mi porta a trovare sempre qualcosa di positivo in ogni circostanza, diciamo che non butto via proprio tutto il libro. 

Parto infatti con il dire che - comunque - la storia l'ho trovata abbastanza originale come idea di base, ma non mi è assolutamente piaciuto come viene sviluppata. Mi sembrava di leggere per alcune parti un libro, poi un fotoromanzo, poi un saggio storico... insomma, registri un po' vari che mi hanno proprio infastidita. Per questo non l'ho trovata per niente una lettura piacevole.. infatti ho fatto molto fatica a leggerlo. Non vedevo l'ora di finirlo, ma non tanto per arrivare alla fine della storia, quanto per togliermelo di mezzo... Mi dispiace essere così dura, ma mi urtava proprio! A parte i cambiamenti di registro, anche lo sviluppo dei personaggi è pressoché incomprensibile e più volte mi sono trovata a chiedermi il perché sviluppare in quel modo una vicenda... inserendoci di mezzo una storia di amore sbocciata dal nulla in maniera assurda! Poi i personaggi secondari sono comparse, che parlano, con dialoghi ping-pong, che manco un fotoromanzo... 


Una delle cose positive in alcuni punti sono state le descrizioni delle ambientazioni. I paesaggi in primis: il mondo incontaminato e la forza della natura africana in contrasto con le città romane. Poi, in generale, la resa dell'ambientazione storica, le descrizioni degli ambienti urbani così come dovevano essere nell'Antica Roma, le vesti, i costumi, etc. Manfredi ricostruisce questo mondo con grande maestria, sicuramente grazie alla sua immensa formazione e competenza storica. Inoltre, le vicende del romanzo, ambientate al tempo dell'incendio di Roma e della congiura di Pisone contro l'imperatore Nerone, sono prevalentemente basate sulle opere di Seneca e di Plinio.  Quindi assolutamente nulla da ridere sulla ricostruzione storica... 
Altra nota positiva, il design e la grafica del libro. Il disegno di copertina, realizzato da Diana Manfredi (la figlia dell'autore!) è davvero bellissimo. Inoltre, c'è anche un inserto con una cartina a colori a visualizzare nel complesso l'area in cui si sviluppa la storia.

Valuto positivamente anche il finale, in quanto, seppur l'abbia trovato un po' banale come lo sviluppo del resto della storia, almeno è un lieto fine.... 


La mia pagella



Originalità della storia: 7
Impatto emotivo: 2
Sviluppo personaggio principale: 4
Sviluppo personaggi secondari: 2
Scorrevolezza: 3
Ambientazioni: 9
Colpi di scena: 6
Finale: 7
Copertina/Design: 10


Comunque, Manfredi ha scritto anche molte altre opere prima di questo suo ultimo romanzo, per cui, magari, un domani, potrei riscattare questa recensione negativa! 

Voi, avete mai letto qualcosa di Manfredi? 
Come lo trovate?

sabato 16 gennaio 2021

Recensione "Eva Luna" di Isabel Allende


 Buon sabato lettori e 

buon inizio di weekend!


Come state? Io super emozionata perchè qualche giorno fa ho terminato il mio primo libro della Allende - "Eva Luna" - che avevo in libreria ... pensate un po'... dal 2014!!! Un altro di quei libri assegnati dalla professoressa di italiano del liceo e mai letto completamente: l'avevo iniziato e poi abbandonato tristemente a neanche metà storia....

Però questa volta, mossa dalla curiosità più verso lo stile dell'autrice e il genere letterario che dalla storia di per sè mi sono decisa a leggerlo!


Risultato? 


Scusate non ho resistito!!



Per cui iniziamo subito con la recensione!


Titolo: Eva Luna
Autore: Isabel Allende
Genere: Narrativa picaresca
Editore: Feltrinelli
Pubblicazione: 1987
Pagine: 266
Prezzo di copertina: 7,50 €
Voto complessivo: 9



Trama: 
Eva Luna è una bambina, figlia di diseredati, che viene abbandonata fin da piccola e destinata come tanti suoi simili al mestiere di serva. Osservatrice, avventurosa con una spiccata personalità, la piccola cresce in un mondo oppresso dalla dittatura, divorato dall'ingiustizia, ma lo affronta e lo trasforma con la fantasia. Ne nasce un'indimenticabile figura di donna nella tradizione del romanzo picaresco spagnolo, una donna cui l'immaginazione, lo spirito di iniziativa, insieme ai piccoli casi fortunati e inaspettati gesti di solidarietà, consentono di sopravvivere fino a che la realtà si costruisce a misura del desiderio. Allora non è più necessario inventare un amore eccezionale, basta solo vestirlo a festa perché duri nella memoria e perché ogni storia possa avere un finale felice da raccontare tra le canzoni dell'adolescenza, "fra risate e sorsi di vino". Una grande storia d'amore che è anche quadro d'ambiente e romanzo d'avventura. 


La mia recensione

Sarò sincera, come sempre, e parto col dirvi che non è tra i miei generi preferiti... ma si tratta di gusti soggettivi in quanto estremamente personali. 
Detto questo, ho scientificamente appurato che l'autrice ha uno stile narrativo paradisiaco. Il suo è un racconto che nasce fluido, spontaneo, che unisce tutti i pezzi di una realtà creata ad hoc. Dalle sue descrizioni prendono vita i personaggi, ognuno caratterizzato ed approfondito nel minimo dettaglio, ma senza troppe pedanterie, in modo fluido e naturale, proprio come se lo vedessi li, chiaro, davanti ai tuoi occhi. 

Questa sua capacità di racconto mi ha lasciato assolutamente affascinata, soprattutto perchè non vale solo per i personaggi principali, ma anche per quelli secondari o per le semplici comparse. Lo stesso vale anche per le ambientazioni.

Tutto prende vita, si trasforma, profuma, suona, spaventa, si colora.

E si è trasportati così semplicemente in una realtà lontana, ma non troppo, caratterizzata da eventi storici raccontati con toni a tratti ironici, attraverso gli occhi della protagonista che forse, in alcuni passaggi, combaciano anche con gli occhi della stessa autrice. La Allende, infatti, sembra nascondere tracce di se stessa dietro la figura della protagonista, magistralmente plasmata. Una figura di donna, che vediamo nascere, per poi crescere insieme a lei, seguendo le sue peripezie, a volte fortunate, a volte tragiche, in una serie di colpi di scena che - in realtà - ho trovato piuttosto lenti e preannunciati.

Non si può però, non simpatizzare per la protagonista, amare i suoi amici, odiare i suoi nemici, insomma... si è portati ad affezionarsi a questa creaturina, che io personalmente avrei voluto abbracciare e consolare molte volte, per poi esultare con lei sul finale lieto e romantico. Tuttavia, ammetto che il finale mi ha deluso un po', in quanto trovo che la trama si abbassi di qualche tono rispetto agli sviluppi precedenti. D'altronde però, il lieto fine romantico era già esplicitato nella trama sul retro di copertina, per cui... 

nulla da ridire! 

Ammetto però che non ho trovato facile la lettura di questo romanzo. Forse per i capitoli lunghi, la scrittura piccola e l'impaginazione fitta. Forse anche perché alcuni passaggi sono ricchi di descrizioni e dettagli, i dialoghi sono scarsi, e delle volte le vicende sembrano prolungarsi un po' troppo. Ammetto che alcuni passaggi mi hanno un po' annoiato. Ma la noia era passeggera, in quanto subito dopo compensava un risvolto delle vicenda, che dava una nuova direzione al racconto portando avanti la narrazione. 

Per cui, penso che sia quel genere di lettura che si debba affrontare con calma e concentrazione, lasciandosi trasportare nel mondo magistralmente raccontato dall'autrice, unica e sola! 

Per quanto riguarda l'immagine di copertina, lascio giudicare a voi.... ma solo dopo aver letto la storia!

Pagella riassuntiva

Originalità della storia: 10
Impatto emotivo: 8
Sviluppo personaggio principale: 10
Sviluppo personaggi secondari: 10
Scorrevolezza: 7
Ambientazioni: 10
Colpi di scena: 8
Finale: 8
Copertina/Design: 8

Voi avete mai letto qualcosa dell'Allende? 
Avete titoli da consigliare per prossime letture?

sabato 2 gennaio 2021

Recensione “La biblioteca di mezzanotte” di Matt Haig

Voglio inaugurare la rubrica settimanale “RECENSIONI” (che sarà online ogni sabato!) raccontandovi dell’ultimo libro che ho terminato nel 2020: la biblioteca di mezzanotte. Vi preannuncio che mi è piaciuto molto, soprattutto perché è arrivato in un periodo in cui avevo bisogno di una sorta di “guida spirituale e motivazionale”, e devo ammettere che questo libro è stato entrambe le cose per me.


Titolo: La biblioteca di mezzanotte

Autore: Matt Haig

Genere: Narrativa fantasy/fantascienza

Editore: Edizioni e/o

Pubblicazione:2020

Pagine: 329

Prezzo di copertina: 18,00€

Voto complessivo: 9


Trama

Fra la vita e la morte esiste una biblioteca.

Quando Nora Seed fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l’occasione di rimediare agli errori commessi. Fino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate. Le sembra di aver deluso le aspettative di tutti, comprese le proprie. Ma le cose stanno per cambiare.

Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà. Insieme all’aiuto di una vecchia amica, può finalmente cancellare ogni suo singolo rimpianto, nel tentativo di costruire la vita perfetta che ha sempre desiderato. Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte metteranno in pericolo la sua incolumità e quella della biblioteca.
Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita?


La mia recensione


Non avevo mai letto prima libri di Matt Haig. E a dire la verità, in libreria non ero neanche alla ricerca di questo genere di lettura, ma quando l’ho visto li sul ripiano mi ha attratto. E leggendo la trama, ho capito che era proprio ciò di cui avevo bisogno. Per cui senza indugiare oltre, l’ho comprato. E devo dire che è stato un acquisto davvero utile e prezioso.

Con le ricche riflessioni sulla vita condite da citazioni di famosi filosofi a cui sono particolarmente affezionata (Henry Thoreau è tra questi!!!), questo libro mi ha dato la forza di superare un periodo delicato, fornendomi molti spunti di riflessione sulla vita e sulle infinite possibilità e potenzialità che abbiamo. Basta solo avere il coraggio di vederle.

Per cui lo consiglio, particolarmente a quelle persone che hanno il bisogno di tornare a guardare la vita con positività e di ritrovare la speranza!

Inoltre, la lettura è piacevole e scorrevole. I capitoli non sono troppo lunghi (dovete sapere che io sono abbastanza fissata con la lunghezza dei capitoli dei libri, e non mi piace che siano interminabili) e ci sono parecchie battute ironiche e passaggi divertenti che bilanciano i passaggi particolarmente intensi a livello emotivo. Il personaggio principale, Nora, è ben sviluppato e affronta una crescita personale notevole, nonostante muoia già nelle prime pagine (tranquilli non è uno spoiler)! I personaggi secondari sono funzionali allo sviluppo della trama e della protagonista. Le ambientazioni, in particolare quella della biblioteca, sono originali e arricchite dai dettagli necessari per riuscire a figurarle a pieno con la propria immaginazione. 

La trama è fitta di avvenimenti, per cui non annoia. A tratti alcuni risvolti possono sembrare un po’ banali e sbrigativi, ma il valore morale di fondo è comunque onnipresente. Ci sono parecchi colpi di scena, dei risvolti inaspettati della vicenda, che mi hanno stupito. Avrete capito che è molto introspettiva come lettura, per cui ritengo che abbia un forte impatto emotivo. Devo ammettere che in alcuni punti sono anche riuscita a piangere! 

Devo dire che il finale mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca… ma, in fin dei conti, non mi è dispiaciuto, anche perché è in linea con la trama e la morale di fondo.

Infine, l'edizione by Edizioni e/o è semplice, compatta ed elegante. L'impaginazione è assolutamente leggibile senza fatica e l'illustrazione di copertina, realizzata da Pierpaolo Rovero,  mi è piaciuta molto: essenziale ma delicata ed elegante. 

Per cui il mio voto complessivo non può che essere un bel 9! 


Ma per essere più specifici, ecco la pagella con i singoli voti:


Originalità della storia: 9

Impatto emotivo: 10

Sviluppo personaggio principale: 9

Sviluppo personaggi secondari: 7

Scorrevolezza: 10

Ambientazioni: 8

Colpi di scena: 8

Finale: 8

Copertina/Design: 7


Voi l'avete già letto? Cosa ne pensate? 

Vi ho incuriositi e sarà incluso nella lista delle prossime letture?