sabato 30 gennaio 2021

Recensione "Antica Madre" di Valerio Massimo Manfredi


 Buon sabato lettori!!

Bentornati al nostro appuntamento settimanale con i libri!

Oggi vi avverto.... sarà difficile... tanto difficile... perchè per la prima volta mi trovo a scrivere una recensione di un libro che non mi è piaciuto assolutamente!



Titolo
: Antica Madre

Autore: Valerio Massimo Manfredi

Genere: Narrativa storica

Editore: Mondadori

Pubblicazione: 2019

Pagine: 218

Prezzo di copertina: 13.00 €

Voto complessivo: 5,5


Trama: 

Numidia, 62 d.C. Una carovana avanza nella steppa, scortata da un drappello di soldati agli ordini del centurione Furio Voreno. Tra leoni, ghepardi, scimmie destinati a battersi nelle venationes, la preda più preziosa e temuta è una giovane, splendida donna con la pelle color dell’ebano, fiera e selvatica come un leopardo… e altrettanto letale. Voreno ne rimane all’istante affascinato, ma non è il solo: le voci che presto si diffondono sulla sua incredibile forza e sulla sua belluina agilità accendono il desiderio dell’imperatore Nerone. Per sottrarla a un triste destino, Voreno ottiene il permesso di portarla con sé come guida nella memorabile impresa che è sul punto di intraprendere: una spedizione ben oltre i limiti del mondo conosciuto, alla ricerca delle sorgenti del Nilo che finora nessuno ha mai trovato.
E sarà proprio nel corso di questa incredibile avventura, fra monti e vulcani, piante lussureggianti e animali mai visti, che Varea – cioè “solitaria”, come rivela di chiamarsi la donna – svelerà il proprio insospettabile segreto.

La mia recensione

Mi dispiace moltissimo... ma sarò sincera! Questo libro proprio non mi è piaciuto! L'ho comprato perchè era da tanto tempo che volevo leggere qualcosa di Manfredi, siccome non avevo mai letto nessun suo romanzo ed ero curiosa. Allora, mi sono lasciata attrarre dalla copertina meravigliosa, dal titolo e dalla trama che preannunciavano la predominanza di un personaggio femminile forte.... ma, forse, avrò sbagliato scelta!

Siccome la mia filosofia di vita mi porta a trovare sempre qualcosa di positivo in ogni circostanza, diciamo che non butto via proprio tutto il libro. 

Parto infatti con il dire che - comunque - la storia l'ho trovata abbastanza originale come idea di base, ma non mi è assolutamente piaciuto come viene sviluppata. Mi sembrava di leggere per alcune parti un libro, poi un fotoromanzo, poi un saggio storico... insomma, registri un po' vari che mi hanno proprio infastidita. Per questo non l'ho trovata per niente una lettura piacevole.. infatti ho fatto molto fatica a leggerlo. Non vedevo l'ora di finirlo, ma non tanto per arrivare alla fine della storia, quanto per togliermelo di mezzo... Mi dispiace essere così dura, ma mi urtava proprio! A parte i cambiamenti di registro, anche lo sviluppo dei personaggi è pressoché incomprensibile e più volte mi sono trovata a chiedermi il perché sviluppare in quel modo una vicenda... inserendoci di mezzo una storia di amore sbocciata dal nulla in maniera assurda! Poi i personaggi secondari sono comparse, che parlano, con dialoghi ping-pong, che manco un fotoromanzo... 


Una delle cose positive in alcuni punti sono state le descrizioni delle ambientazioni. I paesaggi in primis: il mondo incontaminato e la forza della natura africana in contrasto con le città romane. Poi, in generale, la resa dell'ambientazione storica, le descrizioni degli ambienti urbani così come dovevano essere nell'Antica Roma, le vesti, i costumi, etc. Manfredi ricostruisce questo mondo con grande maestria, sicuramente grazie alla sua immensa formazione e competenza storica. Inoltre, le vicende del romanzo, ambientate al tempo dell'incendio di Roma e della congiura di Pisone contro l'imperatore Nerone, sono prevalentemente basate sulle opere di Seneca e di Plinio.  Quindi assolutamente nulla da ridere sulla ricostruzione storica... 
Altra nota positiva, il design e la grafica del libro. Il disegno di copertina, realizzato da Diana Manfredi (la figlia dell'autore!) è davvero bellissimo. Inoltre, c'è anche un inserto con una cartina a colori a visualizzare nel complesso l'area in cui si sviluppa la storia.

Valuto positivamente anche il finale, in quanto, seppur l'abbia trovato un po' banale come lo sviluppo del resto della storia, almeno è un lieto fine.... 


La mia pagella



Originalità della storia: 7
Impatto emotivo: 2
Sviluppo personaggio principale: 4
Sviluppo personaggi secondari: 2
Scorrevolezza: 3
Ambientazioni: 9
Colpi di scena: 6
Finale: 7
Copertina/Design: 10


Comunque, Manfredi ha scritto anche molte altre opere prima di questo suo ultimo romanzo, per cui, magari, un domani, potrei riscattare questa recensione negativa! 

Voi, avete mai letto qualcosa di Manfredi? 
Come lo trovate?

sabato 23 gennaio 2021

Recensione "Fairy Oak - La storia perduta" di Elisabetta Gnone

 Welcome back to our

 appuntamento fisso del sabato!


Vi preannuncio che questa di oggi sarà una recensione guidata dal cuore, perchè il libro di cui vi sto per parlare e il suo mondo, i suoi protagonisti e la sua autrice hanno profondamente segnato la mia infanzia!

Vi porterò con me, nel magico mondo di Fairy Oak! 

La spettacolare Elisabetta Gnone ha voluto farci un regalo nel 2020 (una delle poche gioie dell'anno passato!) e in occasione del 15esimo anniversario dalla pubblicazione del primo libro della saga "Fairy Oak - Il segreto delle gemelle"  ha riproposto al suo pubblico - fatto di bambini oramai un po' cresciuti ma sempre innamorati del mondo fatato di Verdepiano!! - una nuova avventura che si legge tutta d'un fiato, una storia che era andata perduta ....


Titolo: Fairy Oak. La storia perduta

Autore: Elisabetta Gnone

Genere: Fantasy per giovani lettori

Editore: Salani

Pubblicazione: 2020

Pagine: 388

Prezzo di copertina: 18.00 €

Voto complessivo: 10




Trama: 

«Le radici dei popoli sono come le radici degli alberi: consolidano il terreno per le generazioni future. E ogni storia perduta, o dimenticata, può contenere molte verità.»

Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immalinconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.


La mia recensione


Non potevo non comprarlo e non leggerlo tutto d'un fiato! Soprattutto perché, fin dall'età di 6 anni ho vissuto immersa nel mondo magico ed incantevole di Fairy Oak, nutrendomi delle sue ambientazioni genuine e naturali, dei suoi personaggi buffi, saggi e divertenti, dei suoi insegnamenti profondi che tentano di trasmettere valori come l'amicizia, l'amore, l'unione e la sorellanza/fratellanza, il rispetto per ogni forma di vita! Ma questi valori li ho capiti solo crescendo. Da bambina ero semplicemente affascinata dalle due protagoniste Vaniglia e Pervinca e dalle loro storie e mille avventure entusiasmanti!
E ora, a distanza di anni, mi ritrovo tra le mani un nuovo capolavoro della Gnone che mi ha permesso di rituffarmi nel magico mondo di Fairy Oak e di ricordare la mia infanzia. 
Ho ritrovato i personaggi di sempre, con le loro caratterizzazioni precise; cresciuti sì, questo è vero, ma sempre loro. 
Ho ritrovato le stesse ambientazioni, la piazza di Quercia, la scuola Horace McCrips, la casa di Shirley. Tutto immerso nel verde e nella genuinità del piccolo e caratteristico villaggio abitato da curiosi, a tratti strambi, buffi ma saggi, personaggi.

Direi che a distanza di anni, la Gnone è riuscita a ricreare quel mondo che aveva oramai abbandonato da tanto, facendolo rivivere, senza alcuna forzatura.

Questa volta però ci racconta di una storia, una storia perduta, in cui c'entra una balena e il mare... ma non vi svelerò altro! Lo consiglio, sicuramente, perché trovo che sia in assoluto la migliore saga fantasy per giovani lettoriFirmata da un'autrice italiana! Un orgoglio, davvero! 

Per cui, consiglio vivamente di regalarla ai vostri bambini, nipotini, di leggerla magari anche voi se ne avete piacere! 


Tornerete a guardare il mondo con gli occhi dei bambini e (ri)scoprirete cose che nel mondo degli adulti solitamente vengono dimenticate!

Inutile dire che ho amato tutto della storia, dall'inizio alla fine! Ho gustato ogni risvolto della vicenda, ogni parola, ogni scena. Ho goduto a pieno del profumo di ogni singola pagina e della bellezza di ogni singola illustrazione di cui il libro, come fin dal primo volume della saga, è ricco. Inoltre, l'edizione Salani è spettacolare: copertina rigida decorata, inserzioni grafiche a colori, sovra-copertina in rilievo, decori e cornicette... insomma un capolavoro anche grafico, oltre che di scrittura! Un grazie infinito a Claudio Prati e Valeria Turati che sono riusciti a dare forma, con i loro disegni e colori, al magico mondo di Fairy Oak ed ai suoi personaggi che per sempre porterò nel cuore!

La mia pagella


Originalità della storia: 10
Impatto emotivo: 10
Sviluppo personaggio principale: 9
Sviluppo personaggi secondari: 10
Scorrevolezza: 10
Ambientazioni: 10
Colpi di scena: 8
Finale: 9
Copertina/Design: 10


Scoprite gli altri volumi della saga di Fairy Oak:


La Trilogia
  1. Il segreto delle Gemelle
  2. L'Incanto del Buio
  3. Il Potere della Luce

I Quattro Misteri
  1. Capitan Grisam e l'amore
  2. Gli incantevoli giorni di Shirley
  3. Flox sorride in autunno
  4. Addio, Fairy Oak

mercoledì 20 gennaio 2021

#untitled

 

Buon mercoledì lettori! 

Lo so, lo so... siete arrabbiati perché oggi avrei dovuto pubblicare un post per la rubrica "Luoghi Incantati di Italia" e ritardo a farlo.... ma....

...ho una sorprendente novità!!


Con questo post, oggi inauguriamo una nuova rubrica!!! La chiamerò #untitled, siccome non le si può dare un vero e proprio nome. In questa rubrica troverete post su argomenti vari, sempre inerenti a viaggi o libri, ma non strettamente legati a recensioni o ai luoghi incantati di Italia! Sarà una rubrica un po' minestrone o insalata... decidete voi cosa preferite! 



Oggi per esempio voglio raccontarvi 
una cosa curiosa e molto personale! 


Quando ancora andavo al liceo, verso i 17 anni se la memoria non mi inganna, trovai un post su Facebook che lapidariamente recitava: "I 50 posti nel mondo da visitare prima di morire!". Il post riportava una lunga lista di ben 50 città che secondo l'autore erano assolutamente da vedere almeno una volta nella vita!

All'epoca, 17enne affascinata dai viaggi, dall'explore e dal wanderlust, mi lasciai trascinare in questa impresa titanica, promettendo a me stessa che piano piano, un passo alla volta negli anni, sarei riuscita a viaggiare per tutte quelle città. 

Le scrissi su un fogliettino, evidenziai quelle già visitate e poi dimenticai la lista in qualche tasca del portafoglio, per molti anni. 

Ma.... caso vuole...

...qualche giorno fa l'ho ritrovata! 

La cosa mi ha fatto un po' sorridere, ma allo stesso tempo mi ha rattristato e soprattutto fatto riflettere. 

Soprattutto per il momento storico che stiamo attraversando, in cui fatichiamo a stare al passo con i cambiamenti di colore delle regioni e non possiamo neanche uscire, in certi casi, dai nostri comuni di residenza, a fronte di questa dannata pandemia mondiale

Pensare che fino a qualche tempo fa ero impaziente di 

prendere, andare, partire, visitare, esplorare nuovi posti e culture, progettare nuovi viaggi e avventure per depennare un po' alla volta tutte le città sulla lista.. 

...e invece, ora...

...la lista rimane lì, intonsa, in attesa che la situazione migliori, che si possa tornare alla vita di prima, a muoversi senza coprifuoco o autocertificazioni. E allora quando non si correranno più pericoli, non dico che andrò in capo al mondo, ma sicuramente andrò da mia nonna, che non vedo da una vita se non attraverso lo schermo pixellato di un cellulare. Riabbraccerò i miei amici, quelli lontani e quelli vicini. E forse allora mi dimenticherò di nuovo della lista delle 50 città, perché ci sarà tutto il tempo perso con le persone da recuperare. Per poi tornare a viaggiare ed esplorare senza fretta, in futuro, quando sarà di nuovo possibile e non ci saranno più rischi! 

Nell'attesa però, io la lista la lascio lì, in vista, appesa alla bacheca sopra la mia scrivania. 

Come speranza in una prossima ripresa, e come monito, per ricordarmi che, in fondo, non bisogna scappare dall'altro lato del mondo per vivere a pieno a la vita e che si può godere anche delle piccole cose che sono qui vicino a noi



Lo so, lo so che voi siete curiosi e non state riuscendo a leggere le città della lista!! 

Per cui ve le lascio qui sotto, nel post! 

Vediamo quante ne avete già visitate voi!

Alla prossima rubrica lettori!


50 posti da visitare prima di morire 

quando si potrà

1. Venezia, Italia
2. Siviglia, Spagna
3. New York, USA
4. Lasa, Cina
5. Rio de Janeiro, Brasile
6. Londra, G.B.
7. Marrakech, Marocco
8. Petra, Giordania
9. Roma, Italia
10. Varanasi, India
11. Firenze, Italia
12. L'Avana, Cuba
13. Kyoto, Giappone
14. Gerusalemme, Israele
15. Parigi, Francia
16, Pechino, Cina
17. Lalibela, Etiopia
18. Granada, Spagna
19. Atene, Grecia
20. Bagan Birmania
21. Kathmandu, Nepal
22. Città del Vaticano
23. Lisbona, Portogallo
24. Tokyo, Giappone
25. Istanbul, Turchia
26. Hoi An, Vietnam
27. Amsterdam, P.B.
28. Luxor, Egitto
29. Berlino, Germania
30. Jaipur, India
31. Lione, Francia
32. Oia, Grecia
33. Siem Reap, Campogia
34. Vienna, Austria
35. Cusco, Perù
36. Cartagena, Colombia
37. Zanzibar, Tanzania
38. Città del Messico, Messico
39. Singapore
40. Las Vegas, USA
41. Samarcanda, Uzbekistan
42.Sidney, Australia
43. S. Francisco, USA
44. Mont Saint Michel, Francia
45.Dubrovnik, Croazia
46.Bangkok, Thailandia
47. Buenos Aires, Argentina
48. Antigua, Guatemala
49. Praga, R.C.
50. Budapest, Ungheria


sabato 16 gennaio 2021

Recensione "Eva Luna" di Isabel Allende


 Buon sabato lettori e 

buon inizio di weekend!


Come state? Io super emozionata perchè qualche giorno fa ho terminato il mio primo libro della Allende - "Eva Luna" - che avevo in libreria ... pensate un po'... dal 2014!!! Un altro di quei libri assegnati dalla professoressa di italiano del liceo e mai letto completamente: l'avevo iniziato e poi abbandonato tristemente a neanche metà storia....

Però questa volta, mossa dalla curiosità più verso lo stile dell'autrice e il genere letterario che dalla storia di per sè mi sono decisa a leggerlo!


Risultato? 


Scusate non ho resistito!!



Per cui iniziamo subito con la recensione!


Titolo: Eva Luna
Autore: Isabel Allende
Genere: Narrativa picaresca
Editore: Feltrinelli
Pubblicazione: 1987
Pagine: 266
Prezzo di copertina: 7,50 €
Voto complessivo: 9



Trama: 
Eva Luna è una bambina, figlia di diseredati, che viene abbandonata fin da piccola e destinata come tanti suoi simili al mestiere di serva. Osservatrice, avventurosa con una spiccata personalità, la piccola cresce in un mondo oppresso dalla dittatura, divorato dall'ingiustizia, ma lo affronta e lo trasforma con la fantasia. Ne nasce un'indimenticabile figura di donna nella tradizione del romanzo picaresco spagnolo, una donna cui l'immaginazione, lo spirito di iniziativa, insieme ai piccoli casi fortunati e inaspettati gesti di solidarietà, consentono di sopravvivere fino a che la realtà si costruisce a misura del desiderio. Allora non è più necessario inventare un amore eccezionale, basta solo vestirlo a festa perché duri nella memoria e perché ogni storia possa avere un finale felice da raccontare tra le canzoni dell'adolescenza, "fra risate e sorsi di vino". Una grande storia d'amore che è anche quadro d'ambiente e romanzo d'avventura. 


La mia recensione

Sarò sincera, come sempre, e parto col dirvi che non è tra i miei generi preferiti... ma si tratta di gusti soggettivi in quanto estremamente personali. 
Detto questo, ho scientificamente appurato che l'autrice ha uno stile narrativo paradisiaco. Il suo è un racconto che nasce fluido, spontaneo, che unisce tutti i pezzi di una realtà creata ad hoc. Dalle sue descrizioni prendono vita i personaggi, ognuno caratterizzato ed approfondito nel minimo dettaglio, ma senza troppe pedanterie, in modo fluido e naturale, proprio come se lo vedessi li, chiaro, davanti ai tuoi occhi. 

Questa sua capacità di racconto mi ha lasciato assolutamente affascinata, soprattutto perchè non vale solo per i personaggi principali, ma anche per quelli secondari o per le semplici comparse. Lo stesso vale anche per le ambientazioni.

Tutto prende vita, si trasforma, profuma, suona, spaventa, si colora.

E si è trasportati così semplicemente in una realtà lontana, ma non troppo, caratterizzata da eventi storici raccontati con toni a tratti ironici, attraverso gli occhi della protagonista che forse, in alcuni passaggi, combaciano anche con gli occhi della stessa autrice. La Allende, infatti, sembra nascondere tracce di se stessa dietro la figura della protagonista, magistralmente plasmata. Una figura di donna, che vediamo nascere, per poi crescere insieme a lei, seguendo le sue peripezie, a volte fortunate, a volte tragiche, in una serie di colpi di scena che - in realtà - ho trovato piuttosto lenti e preannunciati.

Non si può però, non simpatizzare per la protagonista, amare i suoi amici, odiare i suoi nemici, insomma... si è portati ad affezionarsi a questa creaturina, che io personalmente avrei voluto abbracciare e consolare molte volte, per poi esultare con lei sul finale lieto e romantico. Tuttavia, ammetto che il finale mi ha deluso un po', in quanto trovo che la trama si abbassi di qualche tono rispetto agli sviluppi precedenti. D'altronde però, il lieto fine romantico era già esplicitato nella trama sul retro di copertina, per cui... 

nulla da ridire! 

Ammetto però che non ho trovato facile la lettura di questo romanzo. Forse per i capitoli lunghi, la scrittura piccola e l'impaginazione fitta. Forse anche perché alcuni passaggi sono ricchi di descrizioni e dettagli, i dialoghi sono scarsi, e delle volte le vicende sembrano prolungarsi un po' troppo. Ammetto che alcuni passaggi mi hanno un po' annoiato. Ma la noia era passeggera, in quanto subito dopo compensava un risvolto delle vicenda, che dava una nuova direzione al racconto portando avanti la narrazione. 

Per cui, penso che sia quel genere di lettura che si debba affrontare con calma e concentrazione, lasciandosi trasportare nel mondo magistralmente raccontato dall'autrice, unica e sola! 

Per quanto riguarda l'immagine di copertina, lascio giudicare a voi.... ma solo dopo aver letto la storia!

Pagella riassuntiva

Originalità della storia: 10
Impatto emotivo: 8
Sviluppo personaggio principale: 10
Sviluppo personaggi secondari: 10
Scorrevolezza: 7
Ambientazioni: 10
Colpi di scena: 8
Finale: 8
Copertina/Design: 8

Voi avete mai letto qualcosa dell'Allende? 
Avete titoli da consigliare per prossime letture?

mercoledì 13 gennaio 2021

Matera e i suoi Sassi


 Buon mercoledì lettori! 


Bentornati al nostro appuntamento settimanale con i viaggi per la rubrica "Luoghi Incantati di Italia"! 

Quest'oggi vi porterò in una città italiana che ho avuto la possibilità di visitare nell'estate 2019. Mi sembra passato tantissimo tempo... ma invece solo poco più di un anno...

Andai nel mese di Agosto e fu una gita fuori porta improvvisata di una giornata per cui non ebbi molto tempo per studiare bene il posto e per organizzare una visita completa, come amo fare solitamente! Ma comunque sia, è stata una gita davvero emozionante, ed anche in una sola giornata questo luogo incantato di Italia è riuscito a meravigliarmi!

Di cosa stiamo parlando?


dei SASSI DI MATERA


Matera di notte

 ...seguitemi in questo viaggio... 

"Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall'altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera[...]. Di faccia c'era un monte pelato e brullo, di un brutto color grigiastro, senza segno di coltivazioni nè di un solo albero: soltanto terra e pietre battute dal sole. In fondo [...] un torrentaccio, la Gravina, con poca acqua sporca ed impaludata [...]. La forma di quel burrone era strana: come quella di due imbuti affiancati [...] questi imbuti di si chiamano Sassi, Sasso Caveoso e Sasso Barisano. Hanno la forma con cui a scuola immaginavo l'inferno di Dante [...] case, se quelle così si possono chiamare. Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone [...] le strade sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelli di sotto [...]".

 

così Carlo Levi descrisse Matera nel "Cristo si è fermato a Eboli", romanzo scritto nel 1945 che tuttavia non ho ancora letto ma che ora mi sono ripromessa di fare! 

Matera e il romanzo "Cristo si è fermato ad Eboli" di Carlo Levi.


La cosa che più mi ha affascinata di questa città è stata proprio questa: che di tutto quello che è Matera, voi ne vedete solo le facciate e qualche tetto con il suo camino. La Matera, quella vissuta, è nascosta nella roccia scavata in grotte profonde, che gli abitanti hanno reso case. Le loro case. Nelle quali, fino a non molto tempo fa, vivevano ancora assieme agli animali, in condizioni precarie, accontentandosi di poco, quasi niente. 

Io a Matera
Oggi, questa città unica nel mondo è parte del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Un patrimonio architettonico e naturale da preservare. Ma anche un patrimonio culturale immenso, fatto di storie, racconti e tradizioni che a Matera si fondono con le rocce, le pietre, dando forma ai Sassi. 

Consigliarvi un itinerario specifico sarebbe impossibile, dal momento che per esplorarla tutta ci vorrebbe sicuramente più di un giorno e la mia fu solo una gita di una giornata. Tuttavia, ricordo che mi affidai all'esperienza di un'espertissima guida locale, grazie all'agenzia Matera City Tour. Quella magnifica camminata accompagnata di circa 2 ore fu sufficiente perché la città lanciasse il suo incantesimo su di me, entrandomi nel cuore e nell'anima. 



Il mio consiglio è sicuramente di andare a visitarla, almeno una volta nella vita, non appena si potrà tornare a viaggiare liberamente e non solo con la fantasia...

Nell'attesa, vi lascio qualche dritta, così potrete organizzare al meglio la vostra futura visita in questo luogo incantato di Italia!

  • Matera si sviluppa su due zone dette Sassi: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Ad unirle, il nucleo abitativo più antico, chiamato Civita.
  • Il modo migliore per visitarla secondo me è perdersi nei labirinti del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso. Camminate, esplorate, lasciatevi incuriosire, vagando senza un itinerario ben preciso.
  • Nella zona Civita sorge Piazza Duomo, con il Duomo o Cattedrale di Santa Maria della Bruna e Sant'Eustachio a lato di via del Riscatto. 
  • Via del Riscatto cela un aneddoto inquietante... ma molto interessante!
  • Indagate sulla festa dello Strazzo, tradizione di Matera!
  • Se vi capita, entrate in una casa museo per rendervi conto di come si viveva un tempo nelle abitazioni.
  • Prenotate una visita alla cisterna sotterranea del Palombaro Lungo per avere un'idea anche della Matera sotterranea.
  •  Aspettate il tramonto sulla Murgia e godetevi lo spettacolo del sole che cala dietro i Sassi e delle luci delle abitazioni che iniziano ad illuminarsi a mo' di presepe.
  • Occhio a non finire in qualche set cinematografico... io ho rischiato di finire coinvolta in una sparatoria alla 007, ma tranquilli, stavano solo girando la scena del film!


Spero che queste dritte possano tornarvi utili e mi auguro di essere riuscita ad affascinarvi e incuriosirvi con il racconto di questo Luogo Incantato di Italia!

Vi saluto lasciandovi qualche link di riferimento e il mio consiglio di lettura abbinato a questo luogo!

Alla prossima!


Consiglio di lettura: Cristo si è fermato a Eboli, Carlo Levi.

Matera City Tourhttps://www.materacitytour.it/

Visit Materahttp://www.visitmatera.it/

Lonely Planet Matera: https://www.lonelyplanet.com/italy/basilicata/matera




sabato 9 gennaio 2021

Recensione "Silver - Il libro dei sogni" di Kerstin Gier


Ciao lettori!!


Bentornati al nostro appuntamento del sabato con la rubrica recensioni!

Oggi voglio parlarvi del libro che ho finito di leggere qualche giorno fa: "Silver - Il libro dei sogni" di Kerstin Gier.

Premetto che ce lo avevo in libreria da tantissimo tempo. Pensate un po' che mi è stato regalato da una mia carissima amica per Natale del 2019. Finalmente, dopo esattamente un anno mi sono decisa a leggerlo. Meglio tardi che mai, direte voi... 

Perchè ci ho impiegato tanto? 

Ebbene, sarò sincera, sperando che la mia amica fautrice del regalo non si offenda! 



Non mi ispirava granchè... 

Non tanto per la trama, quanto per il genere. Infatti, in linea di massima, mi approccio sempre con molta diffidenza alle saghe paranormal young adult, temendo che siano cose già trite e ritrite (lupi mannari, vampiri, elfi, etc.) e infinite con un seguito di libri che neanche l'elenco delle guide del telefono!! Inoltre, non conoscevo l'autrice (tedesca) e non avevo mai letto prima altri suoi libri. Ora, invece, so che oltre ad aver scritto Silver, la trilogia dei sogni, con "Il libro dei sogni", "La porta di Liv" e "L'ultimo segreto", è autrice anche della Trilogia delle Gemme, con i libri "Red", "Blue" e "Green".

Comunque vi preannuncio che la lettura è andata meglio di quanto mi aspettassi... 


Quindi.... Let's start con la recensione!



Titolo: Silver - Il libro dei sogni

Autore: Kerstin Gier

Genere: Paranormal Young Adult

Editore: Corbaccio

Pubblicazione: 2014

Pagine: 320

Prezzo di copertina: 9,90€

Voto complessivo: 7


Trama: 

Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano… I sogni di Liv Silver, quindici anni, negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in un inquietante rituale esoterico. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante – persino più inquietante di un cimitero di notte – è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere…

La mia recensione


Premetto che ero partita con l'idea di leggere solo il primo volume della trilogia che, come vi ho già detto, mi era stato regalato, in quanto un po' sfiduciata. Ora che l'ho finito però, devo ammettere che sono un po' indecisa se comprare anche gli altri libri oppure no... in fin dei conti, sento un po' la mancanza del mondo che è riuscita a creare l'autrice. Il mondo dei liceali, delle prime cottarelle e quegli avvenimenti paranormali che mi sono sempre piaciuti.
 
La protagonista infatti è una giovane adolescente di 16 anni e il mondo in cui si è catapultati è proprio quello tipico dei teenagers, con tutti gli stereotipi che le serie tv americane ci hanno illustrato (cfr. Pretty Little Liars, per chi se ne intende...). 
Per cui, devo dirvi che l'ho un po' trovato distante da me, non perchè sia una donna vissuta - eh, ci mancherebbe!! - ma perchè ritengo che sia adatto ad un target un po' più young (13-17 anni). 
Detto questo, trovo comunque che la trama sia originale. Si discosta abbastanza, infatti, dalle solite storie di vampiri e lupi mannari, amori maledetti ed angeli caduti - che da dopo Twilight mi avevano già stancata! - per trasportarci nel mondo dei sogni. E personalmente parlando, lo trovo abbastanza originale, in quanto non ho mai letto prima di storie simili. 
C'è da dire che, comunque, la trama viene sviluppata in maniera abbastanza lineare e prevedibile. Solo verso il finale mi ha stupito un po', ma senza grossi ed elaborati colpi di scena... tenete in considerazione però, che ho letto solo il primo volume e che quindi bisogna vedere come si evolve la storia nei libri successivi!

Per quanto riguarda lo sviluppo dei personaggi, trovo che ogni personaggio sia ben caratterizzato. Tuttavia la descrizione viene fornita alla maniera che io definisco "tutto e subito", e anche un po' banalmente senza troppe articolazioni. Non mi è piaciuto assolutamente il fatto che l'autrice abbia risolto la descrizione di due personaggi creando una vera e propria scheda segnaletica.... 

..ma che, siamo seri?



Le descrizioni delle ambientazioni sono sufficienti e sviluppate anche qui in modo semplice e lineare. Mi è piaciuto però il fatto che l'autrice sia riuscita a ricreare quelle ambientazioni un po' caotiche e imprevedibili e tipicamente oniriche, riuscendo a rendere bene il mondo dei sogni! 

Inoltre, la lettura scorre veloce, in quanto prevalgono dialoghi e passaggi semplici e umoristici, anche abbastanza divertenti. 
Non ho trovato difficoltà ad approcciarmi alla grafica: il testo è scritto grande, interlinee spaziose e impaginazione normale, senza fronzoli e ghirigori.
La copertina è suggestiva anche se niente di eclatante, si tratta di una foto dai tratti un po' gotici. 

In generale, il libro non è stato una totale delusione e mi ha permesso di ricredermi - almeno in parte -sulla qualità dei paranormal young adult a tema teenager che hanno riscontrato un ampio successo negli ultimi anni. Inoltre, trovo che sia una storia adatta a chi ama queste ambientazioni paranormali ed è in cerca di una lettura facile e divertente che permetta di distrarsi dalle incombenze quotidiane ed avventurarsi in un altro mondo. 


Vi lascio la mia pagella con i voti specifici 
al primo volume della trilogia!



Originalità della storia: 8

Impatto emotivo: 4

Sviluppo personaggio principale: 7

Sviluppo personaggi secondari: 6

Scorrevolezza: 10

Ambientazioni: 8

Colpi di scena: 7

Finale: 7

Copertina/Design: 7


E infine vi chiedo... cosa consigliate? 

Compro anche gli altri libri?



mercoledì 6 gennaio 2021

Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola - Posillipo, Napoli

 Buon mercoledì lettori! Come state?

Io sono ben contenta di inaugurare la rubrica del mercoledì "Luoghi Incantati di Italia" con questo post tutto dedicato ad un meraviglioso luogo che ho scoperto per la prima volta nel 2020 e che è entrato nella mia vita e nel mio cuore con una facilità estrema! 


Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare 

nell'Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola!


L'isola della Gaiola, al centro dell'Area Marina Protetta.


Ci troviamo nel cuore della città di Napoli, in particolare nel quartiere residenziale di Posillipo

Ebbene si... chi l'avrebbe mai detto che nel pieno centro urbano di una grande città come Napoli si potesse trovare un'Area Marina Protetta?

Vi ho sorpresi... ammettetelo! 


Eppure è proprio così. Fin dal 2002 infatti è stata istituita l'Area Marina Protetta lungo il tratto di costa che viene identificato dai locali con il nome di Gaiola. Per essere precisi però, occorre dire che la Gaiola è un'isola situata proprio al centro dell'Area Marina Protetta! 

Ad oggi le isole paiono due, collegate da un ponticello rudimentale, ma in passato era una sola isola attraversata da una grotta. 

La particolarità di questa riserva marina è rappresentata, oltre che dalla sua posizione nel pieno centro città, anche dal fatto che sia un Parco Sommerso. In Italia ci sono solo 2 Parchi Sommersi, uno a Gaiola e uno nelle sue vicinanze, a Baia. 


Vi starete chiedendo.... e come mai è un Parco Sommerso? 
Ebbene, tenetevi forte!!



Il Teatro Romano nel Parco
Archeologico Ambientale del Pausilypon
L'Area Marina Protetta è anche Parco Sommerso perchè, nelle profondità delle sue acque, custodisce i resti archeologici di un'antica Villa Marittima di epoca romana (I a.C.) fatta costruire e appartenuta al ricco funzionario imperiale Publio Vedio Pollione, e poi passata in eredità allo stesso Imperatore Augusto. La villa era chiamata Villa del Pausilypon, ed era davvero immensa, costituita da più edifici con diverse funzioni (terme, teatri, giardini, abitazioni, etc.) che occupavano un'area di circa 20 ettari. Ad oggi, alcune di queste strutture terrestri sono custodite e visitabili nel Parco Archeologico e Ambientale del Pausilypon. 



Le strutture archeologiche sommerse invece si trovano nel Parco Sommerso di Gaiola e sono sprofondate sott'acqua a causa di un fenomeno geologico tipico dell'area, detto bradisismo. Il bradisismo provoca movimenti in verticale della crosta terrestre, che, in questa caso, è sprofondata di circa 3 metri rispetto al passato. Il mare ha così sommerso la parte del porto della Villa del Pausilypon, ma anche le peschiere e parte di strutture termali.


Il panorama da Posillipo,
con il Vesuvio sullo sfondo.



Io mi sono innamorata del panorama! Della costa colorata e profumata che si affaccia sul Golfo di Napoli, della vista del Vesuvio, il mare all'orizzonte e che tramonti!!! 

Davvero un posto favoloso che non è ancora molto conosciuto a livello turistico ma che vi assicuro merita davvero.





Fino a prima dell'emergenza sanitaria Covid-19 che ha segnato il 2020 a livello globale ahimè, il Parco Sommerso di Gaiola era visitabile, seguendo tre diversi itinerari accompagnati da guide esperte. Si potevano infatti visitare le strutture sommerse dell'antica villa romana del Pausilypon su una barca, chiamata Aquavision, dal fondale di vetro, da cui era possibile ammirare le bellezze sommerse e il mondo subacqueo comodamente e all'asciutto. Altrimenti, i più avventurieri potevano scegliere di esplorare le strutture archeologiche con visite guidate in snorkeling, con pinne, maschera, muta e boccaglio. I più esperti in possesso di brevetto potevano scegliere l'itinerario guidato in diving, quindi con bombole e pinne e tutta l'attrezzatura necessaria. 

Le visite, che si spera riprendano appena possibile, sono curate dal Centro Studi Interdisciplinari (C.S.I.) Gaiola Onlus, che attualmente è l'ente gestore dell'Area Marina Protetta di Gaiola. 

Non preoccupatevi! 

Il C.S.I. vi fornirà tutto il materiale e l'equipaggiamento necessario per svolgere gli itinerari guidati in totale sicurezza. 

A questo link trovate tutte le informazioni sulle visite guidate nel Parco Sommerso.  

La Grotta di Seiano,
da cui si accede al Parco
Archeologico del Pausilypon

Inoltre, il CSI porta avanti anche le visite guidate al Parco Archeologico ed Ambientale del Pausilypon, accompagnando i visitatori alla scoperta delle antiche strutture romane appartenute un tempo alla Villa di Pollione. Le visite includono una bella e suggestiva passeggiata attraversando la Grotta di Seiano

Non lasciatevi ingannare dal nome... 

... infatti si tratta di un tunnel che attraversa la collina, magistralmente scavato dagli antichi romani nel tufo. 
La grotta è lunga più di 700 metri e si percorre interamente a piedi, ma niente paura! E' così suggestivo che non sentirete minimamente la stanchezza e sarete ripagati! 

Per scoprire di più sulle visite guidate nel Parco del Pausilypon cliccate su questo link.




Magari qualcuno di voi conosceva già il questo Luogo Incantato e i suoi due siti archeologici simbolo ancora una volta della grandezza degli antichi romani e della ricchezza storica ed archeologica che la nostra bella Italia custodisce. Nel caso contrario, spero di avervi incuriositi... 

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!

Magari in futuro vi parlerò ancora di questo posto .... nel frattempo vi lascio i tre link ai rispettivi siti web dei due parchi e del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus, così potete andare a curiosare! 

Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiolahttps://www.areamarinaprotettagaiola.it/


Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus: https://www.gaiola.org/home