sabato 24 aprile 2021

Recensione “La Casa di Sale e Lacrime” di Erin Craig

 Bentornati lettori!!

 Come state!?

Finalmente dopo quasi un mese di ansia e fatiche sono riuscita a finire di leggere “La Casa di Sale e Lacrime”! 

Non sarà una recensione del tutto negativa, non vi preoccupate! Però devo ammettere che in questo mese ho fatto fatica a leggere... e non ho capito se sia stata colpa del libro che non mi ha invogliata più di tanto o semplicemente se sia stato un periodo in cui la voglia di dedicarsi alla lettura era stranamente bassa... 

a voi è mai capitata una cosa simile? 

Sicuramente posso affermare che questo libro non è stato uno stimolo a leggere... anzi... molte volte non avevo proprio voglia di immergermi tra le sue pagine. Un peccato, considerando che all’inizio la trama mi ispirava tantissimo... 

ma comunque.. andiamo per ordine, e iniziamo la nostra recensione!


Titolo: La Casa di Sale e Lacrime

Autore: Erin A. Craig

Genere: Paranormal YA/Fiaba/Thriller

Editore: Fanucci Editore

Pubblicazione: 2019

Pagine: 316

Prezzo di copertina: 14,90 €

Voto complessivo: 6


Trama: 

Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso... E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.


La mia recensione


Sarò sincera, mi ha molto incuriosita fin da subito il fatto che il libro fosse un rimaneggiamento di una storia già nota. Infatti la trama si basa su personaggi e spunti tratti dalla famosa fiaba dei fratelli GrimmDie zertanzten Schuhe” che quelli bravi in tedesco avranno saputo leggere e tradurre. Per quelli - come la sottoscritta- che hanno problemi anche solo a pronunciare “würstel”, il titolo della famosa fiaba potrebbe essere tradotto in italiano più o meno così:  "Le scarpe da ballo consumate" o "Le scarpe frantumate"

Entrambe le traduzioni fanno schifo, lo so... per questo la chiameremo molto semplicemente la fiaba delle dodici principesse danzanti

I nostalgici ricorderanno il meraviglioso film di animazione che ci ha regalato la Barbie e che ha segnato la mia infanzia. 



Forse è proprio questo bel ricordo di infanzia che mi ha spinta a leggere questo libro, romanzo d’esordio dell’autrice americana Erin Craig. Ebbene... Barbie batte Craig 1000 a ZERO. 



Mi sento però di spezzare una lancia a favore dell’autrice per due ragioni: 
1- gareggiare con Barbie e vincere è impossibile!
2- non tutto il libro è da buttare via! Assolutamente!! 

Infatti ho apprezzato molti aspetti che ora vi illustrerò a mo’ di classifica!! 

Il PODIO degli aspetti che più ho apprezzato di “La Casa di Sale e Lacrime”.

POSIZIONE N. 3

Medaglia di bronzo alle ambientazioni e alla cornice fantasy che l’autrice è riuscita a dipingere. Sicuramente ci è voluta molta fantasia e originalità ad inventare il mondo in cui la storia è ambientata, creando le varie isole abitate da popoli tutti diversi ma con usanze, culture e riti ben definiti e descritti. Anche gli ambienti sono dettagliatamente descritti, cosa che mette in risalto la ricca immaginazione dell’autrice. Tuttavia, devo ammettere che molte volte ho trovato tutte queste descrizioni un po’ troppo pedanti e semplicistiche. 

Lo confesso... molte parti descrittive le ho saltate...  



POSIZIONE N. 2

Alla posizione numero 2 invece troviamo sicuramente il finale! Non voglio fare spoiler ma devo dire che ci sono parecchi colpi di scena durante tutto il corso della trama, e anche nel finale non deludono. 
Certo, alcuni colpi di scena sono forse un po’ scontati ma non faccio troppo la critica...

POSIZIONE N.1

La Medaglia d’oro va sicuramente alla svolta thriller che l’autrice ha scelto di dare alla tradizionale fiaba dei fratelli Grimm. Intesse la trama con mistero, fantasmi, visioni oniriche e anche un po’ grottesche e splatter... nonostante tutti questi elementi inquietanti, ammetto che il libro non è riuscito pienamente a rapirmi. Infatti solo in pochi punti mi è salita la “strizza” - passatemi il termine- e quel palpitante patema d’animo che ti fa dire “okay.. me la sto facendo sotto!”. 

Diciamo che se dovessi consigliare un thriller non consiglierei di certo questo, ma sicuramente nella sua commistione di generi questo libro riesce a trovare un buon compromesso tra fantasy, fiaba, romanzo rosa young adult e thriller.

La cosa che non mi è piaciuta assolutamente è stata la caratterizzazione dei personaggi... avrei speso forse qualche parola in meno sulla descrizione degli ambienti e qualche parola in più sulla descrizione fisica dei personaggi. All’inizio della storia ho fatto molta fatica a ricordare tutti i personaggi e ad assegnarli un’identità precisa. Anche l’approfondimento psicologico avrebbe meritato qualche dettaglio in più. Il punto di vista è quello della protagonista che comunque nel complesso risulta ben definita ed articolata anche se alcuni pensieri e passaggi a volte mi sono sembrati un po’ affrettati e superficiali.

Prima di lasciarvi alla pagella del libro voglio spendere ancora alcune parole sul layout e design di copertina che ho trovato molto carino ed accattivante. Tutti quei fronzoli dorati ben alludono alle barocche descrizioni dei lussuosi ambienti nobiliari. 

La mia pagella di “La Casa di Sale e Lacrime 

 
Originalità della storia: 6

Impatto emotivo: 6

Sviluppo personaggio principale: 7

Sviluppo personaggi secondari: 4

Scorrevolezza: 4

Ambientazioni: 7

Colpi di scena: 7

Finale: 7

Copertina/Design: 8


E voi .. conoscevate già la storia delle dodici principesse danzanti?


domenica 28 marzo 2021

Recensione "Immortal" di E.J. Allibis

 Buona domenica lettori! 

Come state?

Finalmente dopo più di un mese di assenza torno a scrivere un post dedicato ai libri! In particolare, il post di oggi è dedicato al primo libro letto nel mese di febbraio... che risulta anche essere l’ultimo libro letto in questo periodo!

Che disdetta... 

 Infatti, nell’ultimo mese sono stata molto impegnata causa laurea imminente! Ma ora che è tutto finito con ampio successo... posso tornare a dedicarmi alla lettura e alla scrittura per il blog. Quindi eccomi tornata con la mia recensione di Immortal, il primo volume della saga "Primal Spirit" di E.J. Allibis.

Devo premettere che l'avevo in libreria da una vita (tipo, dal 2014?!?!?!) e che mi era stato regalato, ma non l'avevo mai degnato di uno sguardo perchè, ahimè, come già ho avuto modo di spiegarvi in post precedenti, ripongo poca fiducia negli Young Adult... Chi di voi ha una buona memoria di certo ricorderà che mi era capitato lo stesso per Silver, (qui potete leggere l'articolo:  https://nelmondodimars.blogspot.com/2021/01/recensione-silver-il-libro-dei-sogni-di.html). Ma come è successo per quest'ultimo romanzo, anche per Immortal mi sono ricreduta, perchè... lasciatemelo dire così, senza troppi giri di parole, è stata proprio una lettura piacevole!

Ma andiamo con ordine ... lasciate che vi presenti il libro!

Titolo:
 Primal Spirit - Immortal

Autore: E.J. Allibis

Genere: Paranormal Young Adult

Editore: DeAgostini

Pubblicazione: 2012

Pagine: 364

Prezzo di copertina: 9,90 €

Voto complessivo: 7.5



Trama: 

Angel, un'irrequieta ragazza della campagna del Somerset. Fesh e Angus, due giovani musicisti della scena londinese. Lei vuole fuggire dal recinto che imbriglia i suoi diciassette anni e loro sperano di volare sulle ali della musica. Cosa li lega? Nulla, in apparenza. Ma una catena di delitti inspiegabili, eseguiti con inaudita ferocia, traccia un filo invisibile e conduce tutti a Primal Spirit, famosa Talent Factory fondata da un'enigmatica rockstar. Il velo di calma surreale che avvolge la scuola per giovani talenti presto viene squarciato da un destino inarrestabile. I ragazzi scoprono il terribile segreto che si cela dentro le mura di Primal Spirit e si ritrovano catapultati in una partita antica e drammatica. In bilico tra la vita e la morte, Angel, Fesh e Angus sono costretti a misurarsi con scelte ineludibili. L'ambizione distrugge un'amicizia e la diversità fa nascere un amore impossibile. Una realtà crudele, animata da sensazioni forti, vere, che si consumano sotto l'occhio attento di un passato eterno.

La mia recensione


Capitoli brevi, scrittura scorrevole, toni ironici e descrizioni esaustive... direi che le premesse per una lettura piacevole e rilassante ci sono tutte. Se a queste aggiungiamo anche una trama originale che unisce il mondo della musica al soprannaturale, creando un contesto giovanile ed intrigante. Ho apprezzato molto i tanti riferimenti musicali, con citazioni e rimandi ricorrenti. 
I tanti e diversi personaggi sono ben definiti ed ognuno è contraddistinto da almeno una caratteristica particolare e specifica. Le ambientazioni descritte sono ricche di particolari e facilmente immaginabili. Gli ambienti sono a tratti futuristici, creando un contesto sensazionale ed originale! 
Il finale l’ho trovato lineare allo sviluppo della trama, considerando che si tratta del primo volume della trilogia. I colpi di scena non sono pochi, rendendo la lettura ancora più intrigante e il ritmo del racconto incalzante
Spendo ancora qualche parola sulla copertina: carina tutto sommato ma nulla di eclatante. Font ed interlinea, invece, super leggibili. 
Ho assegnato un 6 all’impatto emotivo, in quanto l’ho trovata una lettura piacevole e scorrevole ma nulla di esistenziale. 

Insomma, perfetto per trascorrere un po’ di tempo in leggerezza avventurandosi in un mondo magico. Non pensò che concluderò la saga... ma, mai dire mai...


 Vi lascio la mia pagella con i voti relativi al primo volume della trilogia!



Originalità della storia: 7

Impatto emotivo: 6

Sviluppo personaggio principale: 8

Sviluppo personaggi secondari: 7

Scorrevolezza: 10

Ambientazioni: 9

Colpi di scena: 8

Finale: 7

Copertina/Design: 8

Curiosità 

L’autore/autrice del libro si nasconde probabilmente dietro uno pseudonimo e voci di corridoio gli/le attribuiscono origini italiane... dello stesso autore anche la precedente saga UNIKA. 
Tuttavia, non sono riuscita a trovare i volumi successivi alla saga di primal spirit... cosa che mi fa dedurre che non abbia riscontrato grande  successo... avete notizie o informazioni a riguardo??

venerdì 26 marzo 2021

La Riserva Naturale del Ponte del Diavolo - Lanzo Torinese

Il Ponte del Diavolo

No, non quello in Toscana, e neanche quello a Venezia. 

Qui siamo in Piemonte, poco distanti da Torino. In particolare a Lanzo Torinese, un piccolo comune incastonato nell'omonima valle che ospita la Riserva Naturale del Ponte del Diavolo

La principale attrazione di quest'area protetta è proprio lui: il Ponte del Diavolo, o Pont del Roch (Ponte del Masso), come preferiscono chiamarlo i piemontesi. 

Il Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese 

La sua costruzione risale al Medioevo. Siamo nel 1378 e la realizzazione del collegamento tra le due sponde del fiume Stura era già stata tentata per ben due volte, invano. In entrambi i casi infatti il ponte era crollato. Solo la terza volta fu un successo, tanto da alimentare leggende che ne attribuiscono la realizzazione al diavolo in persona.

Secondo le storie locali infatti, il diavolo avrebbe costruito in una sola notte quest'ambiziosa opera che riveste un importante valore architettonico, date le sue misure (37 metri di lunghezza, 15 metri di altezza e 2,5 metri di larghezza). In cambio però, il diavolo avrebbe preso con sé l'anima del primo che l'avrebbe attraversato. Gli abitanti allora, per cercare di ingannare il diavolo, fecero passare per primo un cagnolino. Ma il diavolo, accorgendosene subito, divenne furioso e sbatté violentemente i suoi possenti zoccoli sulle rocce circostanti, creando ampi solchi che ad oggi sono identificati con le "Marmitte dei Giganti".

In realtà, le così chiamate “marmitte” sono fenomeni geomorfologici che derivano dall'attività di erosione dei fiumi. Il termine marmitta per molti dialetti del Nord Italia significa "pentola". Infatti, secondo la credenza locale, il diavolo o i giganti, date le grandi dimensioni di queste marmitte, le usavano per cuocerci le loro minestre. 



Al di là della leggenda, in realtà, il ponte venne realizzato da maestranze locali, venendo anche a costare parecchio! Ben 1400 fiorini. Pensate che per ripagarlo venne imposta una tassa sul vino per ben 10 anni!  

Come già detto, l'Italia vanta di numerosi ponti denominati "del Diavolo". Tale denominazione è probabilmente dovuta all'architettura ardita. In particolare, il Ponte di Lanzo presenta una conformazione detta "a schiena d'asino". Secondo gli esperti che di certo ne sanno molto più di me riguardo l’architettura:
"tale assetto è dovuto alla volontà di attraversare con un arco a tutto sesto più ampio possibile il corso di un fiume, conformazione che fa aumentare automaticamente anche l’altezza al centro che supera così notevolmente quella delle spalle e delinea la forte inclinazione delle rampe. Ne risulta una sagoma dalla linea incurvata e dagli appoggi massicci in contrasto con il sottile spessore dell’arco in chiave."

Inoltre, in prossimità della chiave di volta, la linea superiore del ponte si acuisce, ricordando un arco gotico che risulta essere molto suggestivo immerso nel paesaggio naturale circostante.


La porta sul ponte
Ad oggi per attraversare il ponte, si passa sotto un’arcata che è quanto rimane dell'antica porta fatta costruire a fine 500. All'epoca, con l'imperversare della peste, si ordinò che venisse costruita una porta sorvegliata da guardie per evitare che forestieri si intrufolassero senza controlli, prevenendo così i contagi. Oggi della porta non rimangono tracce, se non l'arco appunto.

Oggi il Ponte rappresenta la principale attrazione architettonica della Riserva Naturale Ponte del Diavolo. Questa area protetta che si estende per circa 30 ettari è stata inserita nel sistema dei Parchi Regionali del Piemonte nel 1993. 

La Riserva offre la possibilità di dedicarsi a numerose attività, nel rispetto delle norme comportamentali per la conservazione dell'area. Infatti, vi sono diversi itinerari naturalistici e di trekking segnalati. Inoltre, si ha la possibilità di intraprendere attività di arrampicata guidata su roccia oppure escursioni didattiche. In aggiunta, una volta oltrepassato il ponte vi è anche un piccolo bar con tavoli all'aperto, in cui poter fare una sosta ristoratrice, godendosi le bellezze della natura e il paesaggio mozzafiato. In aggiunta se la temperatura lo permette, è possibile anche fare il bagno nella Stura e rilassarsi al sole, sulle rocce o sulla piccola spiaggetta, in quanto una volta oltrepassato il ponte si ha facile accesso alle rive del fiume. 

Per ultimo, ma non meno importante, una volta visitato il ponte e l'area circostante, si può approfittare per esplorare la cittadina medievale di Lanzo Torinese che con i suoi cunicoli, piazze grandi e piazzette, pare riportare indietro nel tempo.


I cunicoli della medievale
 Lanzo Torinese
 


Approfittatene per fare una sosta al Panificio storico di Lanzo, in attività dal 1855: il Panificio Rapelli. Qui potete trovare i prodotti tipici della zona prodotti in loco artigianalmente, come i dolcissimi Torcetti di Lanzo o le Paste di Meliga. Per gli amanti del salato, non può mancare l'assaggio dei tipici Grissini o della Toma di Lanzo. 





Insomma... la Riserva Naturale Ponte del Diavolo offre la possibilità di spendere una bellissima giornata nei pressi di Lanzo Torinese tra natura, storia ed inquietanti racconti popolari. 

Ma ditemi un po’... sono curiosa! Conoscete o avete mai visitato altri così detti Ponti del Diavolo?